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TEATRO DEI GORDI
SULLA MORTE SENZA ESAGERARE
DOMENICA 10 MARZO ore 16
A PARTIRE DAGLI 11 ANNI, Durata 50 minuti
Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015
spettacolo vincitore del Premio Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico
vincitore del 1° Premio Scintille 2015
di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
regia Riccardo Pippa
co-produzione Teatro dei Gordi e TIEFFE Teatro Milano
con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto Next
“Chi ne afferma l’onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c’è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell’attimo.
Invano scuote la maniglia
d’una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.”
da Sulla morte senza esagerare. Wislawa Szymborska
Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare.
La parola “gordo” deriva dallo spagnolo e si traduce con grosso, grande, pingue, “elbilletegordo” è il biglietto vincente; in italiano corrisponde alla forma letteraria di ingordo, mentre il gurdus, era considerato dai latini come un tipo balordo, poco raccomandabile. Gordo si dice di un terreno quand’è grasso, fertile, ferace: ogni gordo è quel terreno da coltivare e far fruttare.
Vincitore del 1° Premio Scintille 2015, così si è espressa la Giuria: “Tenuto conto del giudizio del pubblico di Asti e di Milano, la giuria del Premio Scintille 2015 premia all’unanimità lo spettacolo “Sulla morte senza esagerare” del Teatro dei Gordi in quanto ha ritenuto il progetto meritevole di sviluppo e di sostegno per l’originalità della costruzione drammaturgia, la cura dei dettagli, il lavoro attorale e di regia, che lo proiettano decisivamente verso una dimensione creativa di probabile livello internazionale. La giuria ha voluto premiare anche il coraggio della giovane compagnia di intraprendere la linea di un teatro senza parole, che riesce a comunicare in maniera efficace, suggestiva e poetica attraverso il movimento, il gesto, le invenzioni scenografiche”
Appunti per uno spettacolo di maschere mute:
Ho saputo. Mi hanno detto. È spirato, estinto, perito, scomparso, trapassato, volato via, non c’è più, è passato a miglior vita, si è spento, ha perso la battaglia contro la malattia, è venuto a mancare, se n’è andato, ci ha lasciato, ci ha abbandonato, ha finito i suoi giorni, ha reso l’anima a Dio, riposa in pace, in eterno, nella terra, in cielo, rimarrà sempre nei nostri cuori. Oppure: è scampato miracolosamente alla morte, strappato alla morte, ha visto la morte in faccia, gli è passata davanti tutta la vita. Di certo c’è solo la morte. Parole sante, ma di cosa siamo certi? La nostra Morte ha un contratto a tempo indeterminato, molto lavoro da fare e un capo molto esigente. Quanti ritardi nel suo lavoro, imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E cosa ne sa lei che non ha carne, di cosa significhi abbandonare un corpo? Lei è lì, e col suo teschio dice alle anime “Guarda che sei morto”. Poi, aspetta, aspetta, paziente, quello lo sa fare bene, aspetta che l’anima del nuovo arrivato dica “Vabbeh”, dica “Ho capito”, “D’accordo”, oppure “Non condivido ma mi adeguo” e imbocchi l’uscita. O l’entrata. Non lo sa neanche lei. In scena quattro attori, dieci maschere contemporanee che raccontano una storia semplice, senza parole, un teatro di figure, archetipi, immediatezza, immaginari condivisi per parlare a tutti oltre le barriere della parola.
Il Teatro dei Gordi, nasce nel 2010, dal desiderio di un gruppo di giovani tutti neodiplomati alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano di dare continuità al percorso di formazione teatrale intrapreso nei tre anni di Accademia. Negli anni il gruppo ha lavorato alla realizzazione di spettacoli per adulti e bambini (una versione itinerante di Molto rumore per nulla, da William Shakespeare; Pinter Party da Harold Pinter; Il Grande Gigante Gentile da Roald Dahl) e ha collaborato alla realizzazione di eventi artistici e culturali sul territorio regionale e nazionale. A Milano i Gordi hanno lavorato con Galleria d’Arte Strasburgo, Lead Communication, Associazione CulturaleKiwi e Pesce Colorato e, dal 2010 al 2012, hanno collaborato con la produzione degli shows di Maurizio Crozza su La7. Nel 2011, I Gordi replicano Il Compleanno di H. Pinter al Teatro di Guidonia-Montecelio, partecipano con la prima versione di Molto rumore per nulla al La Mama Spolet-open Festival e presentano lo spettacolo Pinter Party inaugurando la rassegna Pinteriana al Centro Artistico “Il Grattacielo” di Livorno. Sempre nel 2013, il gruppo collabora all’organizzazione della prima edizione del Festival IT Indipendent Theatre dove presenta la performance Don’t panic! Guida galattica al teatro indipendente. Partecipa alla seconda edizione del Festival (maggio 2014) con Panic! Giganti in arrivo, un’ anteprima di 20 minuti dello spettacolo Il Grande Gigante Gentile, produzione della compagnia dedicata al giovane pubblico