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    COLLETTIVO LUNAZIONE

    IL COLLOQUIO

    IN SCENA SABATO 13 NOVEMBRE alle ore 21:00

    progetto e regia Eduardo Di Pietro
    con Mario Cangiano, Alessandro Errico, Marco Montecatino
    aiuto regia Cecilia Lupoli
    costumi Federica Del Gaudio
    organizzazione Martina Di Leva
    Residenza per artisti nei territori – Teatro Due Mondi, Faenza
    produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini


    Premio Scenario Periferie 2019 –
    Premio Fersen alla regia 2021 – Finalista In-Box 2021

    Tre donne, mogli di detenuti, sono in fila davanti alla porta di una prigione, anch’esse recluse perché ne subiscono la vita, la degenerazione, la solitudine, la violenza.

    Il Colloquio prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggio- reale, Napoli. Tre donne, tra tanti altri in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i detenuti. Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in maniera differente, desiderano l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un legame. In qualche modo la reclusione viene condivisa all’esterno dai condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa esistenza: i ruoli maschili si sovrappongono alle vite di ciascuna, ripercuotendosi fisicamente sul corpo, sui comportamenti, sulle attività, sulla psiche. Nella loro realtà, la detenzione è una fatalità vicina – come la morte, – che deturpa l’animo di chi resta. Pare assodato che la pena sia inutile o ingiusta. Nel corso delle ricerche ci siamo innamorati di queste vite dimezzate, ancorate all’abisso, disposte lungo una linea di confine spaziale e sociale, costantemente protese verso l’altrove: un aldilà doloroso e ingombrante da un lato e, per contro, una vita altra, sognata, necessaria, negata. La mancanza, in entrambe le direzioni, ci è sembrata intollerabile.

    COLLETTIVO LUNAZIONE

    Collettivo lunAzione è una compagnia nata a Napoli nel 2014. Nel tempo ha sviluppato il proprio lavoro lungo tre cardini: la produzione teatrale originale, i progetti per le scuole di ogni
    ordine e grado, e performance site generic. Il primo spettacolo del gruppo è una riscrittura di Troilo e Cressida di W. Shakespeare, in scena per vari festival e rassegne nazionali (rientra inoltre nella selezione del Festival Shakespeare 2016 di Buenos Aires). Nel 2015 debutta Jamais vu per l’E45 Napoli Fringe Festival, nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia. Nel 2017 il lavoro AVE è semifinalista per il Premio Scenario ed è nella selezione ufficiale del San Diego International
    Fringe Festival 2019. Collettivo lunAzione è altresì vincitore del bando Funder35 come giovane impresa culturale. Nell’estate 2018 la compagnia dirige gli spettacoli serali del Parco Archeologico di Ercolano (rassegna Campania by Night), nel 2019 il progetto La misura è finalista per il festival Teatri del Sacro. Lo stesso anno Il Colloquio vince il Premio Scenario Periferie
    2019; con la seguente motivazione: «Nella liminalità di un’attesa che è condivisione di un tempo
    sospeso, tre donne si contendono un territorio ristretto, dove i legami spezzati dal carcere si riflettono inesorabilmente in una reclusione altra, introiettata eppure reale. Fra legami negati e solidarietà imposta, Il colloquio è la fotografia spiazzata e spiazzante di un’antropologia indagata
    nelle sue ragioni sociali e culturali profonde e apparentemente immodificabili, dove il femminile è restituzione di un maschile assente e quindi fatto proprio, con efficace scelta registica, da tre attori capaci di aggiungere poesia all’inesorabilità di storie già scritte e aprire spiragli onirici imprevisti».

    RECENSIONE

    KLP (Redazione)

    il Colloquio di Collettivo lunAzione racconta delle procedure di ammissione ai colloqui in carcere da parte delle mogli dei detenuti. Tre uomini vestiti da donna sono in fila davanti a un’immaginaria porta di una prigione. Le protagoniste sono anch’esse recluse perché ne subiscono la vita, la degenerazione, la solitudine, la violenza. Il maschile inficia dunque l’esistenza femminile con le sue dinamiche. Le donne in attesa si scontrano, si uniscono, confrontano e compatiscono il vicendevole dolore, l’abbandono, la difficoltà di campare in questo legame inscindibile con il luogo di detenzione. Un’ottima interpretazione capace di legare la tradizione del teatro napoletano proiettandola verso un futuro possibile, non solo nel rinnovarne i soggetti, ma innestandovi influenze cinematografiche (si pensi a Ciprì e Maresco per esempio) con ricerche teatrali contemporanee (Emma Dante, vincitrice anch’essa del Premio Scenario e già maestra riconosciuta, ma non solo). Rumor(s)cena, Enrico Pastore Il progetto più compiuto nella sezione Periferie, giustamente premiato, è Il Colloquio del Collettivo lunAzione, sempre di Napoli, con la regia di Eduardo Di Pietro, segno anche questo di come la scena del Sud sia foriera di molti stimoli (di sei progetti ben cinque sono campani in questa edizione), per mezzo di una drammaturgia corale che urla il disagio di una terra abbandonata. Nello spettacolo tre donne, non a caso interpretate da uomini, sono in coda, a Poggio Reale, per parlare con i propri mariti che vi sono detenuti. E’ una commedia, si ride molto ma amaramente, in un mondo dove i maschi non esistono e dove le sofferenze della vita di ogni giorno, accompagnate dal concerto per violino di Mendels-sohn, si proiettano sullo spettatore.